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Logopedia: disprassia verbale

Disprassia Verbale e Metodo PROMPT: Un Approccio per Superare le Difficoltà di Linguaggio

Che Cos’è la Disprassia Verbale?

La disprassia verbale e metodo PROMPT a Palestrina rappresentano una combinazione efficace per affrontare le difficoltà di linguaggio nei bambini. La Disprassia Verbale Evolutiva (DVE) è un disordine del linguaggio in cui il bambino ha difficoltà a programmare e produrre in modo rapido, accurato e costante nel tempo i movimenti articolatori necessari per comunicare un messaggio (ASHA, 2007). Sebbene non sempre associata a ipotonia della muscolatura orale, è un disturbo che può variare in gravità e manifestarsi in diverse forme:

  • Disprassia Verbale Idiopatica: senza alterazioni evidenti del sistema nervoso centrale, neuromuscolari, sensoriali o legate alla sfera cognitiva e relazionale.
  • Disprassia Verbale Secondaria: associata a disartria evolutiva, paralisi cerebrali infantili o sindromi genetiche.
  • Disprassia Verbale come Sintomo: presente in sindromi neurocomportamentali complesse, come l’autismo.

La disprassia verbale può anche coesistere con altri tipi di disprassia e, spesso, si accompagna a ipersensibilità sensoriale tattile, visiva e uditiva.

Come Riconoscere la Disprassia Verbale

Il pediatra svolge un ruolo cruciale nel monitoraggio dello sviluppo del bambino, individuando potenziali indicatori di rischio nei primi anni di vita. Tra i segnali d’allarme ci sono:

  • Babbling poco variato.
  • Ritardo nella comparsa delle prime parole.
  • Repertorio ristretto di fonemi (vocalici e consonantici).

La difficoltà più evidente è l’incapacità di produrre parole in modo coerente. Il bambino può produrre suoni isolati ma non parole intere, o ripetere la stessa parola con variazioni significative. Inoltre, possono manifestarsi:

  • Alterazioni della prosodia, con eloquio monotono, rallentato o spezzettato.
  • Problemi di suzione e alimentazione.
  • Scarso uso di gesti.
  • Difficoltà motorie come ritardi nella prensione o nel cambio di posizione.

Fattori di rischio includono prematurità, basso peso alla nascita e familiarità del disturbo, spesso identificabile attraverso un’anamnesi accurata.

Metodo PROMPT: Un Supporto per la Disprassia Verbale

Uno degli approcci più accreditati per affrontare la disprassia verbale è il Metodo PROMPT. Questo metodo utilizza segnali tattili-cinestesici-propriocettivi applicati sul viso per supportare e guidare i movimenti di mandibola, labbra e lingua. Attraverso questi “prompt”, il terapeuta aiuta il bambino a modellare la produzione verbale, favorendo il miglioramento delle sue competenze comunicative.

Perché Scegliere il Metodo PROMPT?

Il Metodo PROMPT si distingue per la sua personalizzazione. Il trattamento è adattato alle esigenze specifiche di ogni paziente e si concentra sul supporto dei movimenti motori necessari per una corretta produzione del linguaggio. Questo approccio globale considera anche aspetti emotivi, sociali e cognitivi, contribuendo a risultati significativi e duraturi.

Conclusione

La disprassia verbale è una sfida complessa, ma con una diagnosi tempestiva e un approccio terapeutico adeguato, come il Metodo PROMPT, è possibile migliorare notevolmente le abilità comunicative del bambino. Se sospetti che tuo figlio possa avere difficoltà motorie nella produzione verbale, contatta un pediatra o un logopedista specializzato per una valutazione accurata e un piano di trattamento su misura.

La Dott.ssa Sara Ziffi ,Logopedista certificata PROMPT di 1° livello, offre percorsi su misura per affrontare la disprassia verbale.

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